Fidati di Thomas Bitta, fidati di uno che le ha provate tutte

Stamattina mi sono svegliato alla ricerca del mio centro di gravità permanente. Il pacchetto di Benson, sul tavolo zeppo di fogli, ha solo un'ultima pallottola. Credo che me la giocherò dopo un mediocre caffè autoprodotto. Sperimento il movimento per inerzia in corridoio, sembra di essere in un percorso benessere, la sauna è già iniziata. Dovrei uscire a breve, svagarmi un pò. Dipende dal caffè. Mentre la moka borbotta penso a dove abbia potuto leggere un libro: "L'arte di girare il caffè", o una cosa del genere. Sono perfezionista, cerco di ricordarmi la tabella 3.2 di questo libro. Forse dal barbiere, l'ho letto. O forse in qualche sala d'attesa per colloqui. Non c'è che dire, sicuramente non invidio il filantropo che colleziona questi rari testi sacri. Comunque sia è passata l'una P.M., e impaziente aspetto il cerchio alla testa che non tarderà ad arrivare. Ho da lavorare oggi. Devo creare non uno, ma una serie di headlines e payoff per i prossimi due giorni. Ho del lavoro arretrato, ma so anche che appena avrò l'ispirazione avrà la stessa autonomia di un nokia appena comprato. Pressochè infinita.

Sapevo di giocarmi il trend della giornata con un caffè, stamattina.

E' venuto troppo alla Toquinho (Aquerelo).

Adesso invidio il mio barbiere.

Giornata di merda.

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