Questo contenuto non s'ha da fare.

Tre dirigenti Google sono stati condannati dal Tribunale di Milano per non aver bloccato un video su alcuni maltrattamenti nei confronti di un ragazzo down, ad opera dei soliti bulletti del quartierino. E' la prima volta che una sentenza punisce col carcere la diffusione di contenuti in rete.

Per carità, sentenza moralmente impeccabile. Vicenda che però lascia qualche dubbio, e una buona occasione per i censori del social.

Infatti, la sentenza minaccia i presupposti di libertà di diffusione dei contenuti in Rete e l'inesistenza di un obbligo per il controllo preventivo da parte degli operatori e degli Internet Service Provider.

Prima di fare "Mi piace", pensaci.
Potresti aver fatto un cazzata solo perchè hai gusti di merda.

Nessun commento:

Posta un commento