Signora, le piace il Gran Biscotto, eh?


Stamattina, al bar, si discuteva sugli spot più "invasivi". Quelli, cioè, che sono riusciti ad entrare nella testa dei consumatori. Ce ne sono molti, alcuni hanno senso, altri meno; non tutti, quindi, hanno valorizzato il prodotto per il quale erano stati pensati, affermandosi nella società più per il testo che per il significato.

Mi veniva in mente, tra un aperitivo e una telefonata, quella del prosciutto Gran Biscotto.
Compromettente, avrebbe detto il mio Prof. di Semiotica.

Tutti i clienti vogliono essere serviti dal salumiere col pizzetto, e lui anticipa le loro richieste dicendo "Gran Biscotto?". Fin qui tutto normale.
Il doppio senso sorge nel momento in cui, fuori campo, si sente il salumiere che dice:

"Signora, le piace il gran biscotto, eh?"

Ad altri miei colleghi, invece, è saltata in mente quella delle caramelle.

Per intenderci, la bambina-con-coda-di-cavallo che esclama al suo cavallo: "Cavallo Goloso!". Teoricamente, credo che l'unico senso possibile dello spot sia: le caramelle sono così appetitose che un anche un cavallo ne andrebbe matto.

Tipico esempio di uno spot senza senso, ma ben fissato nell'immaginario culturale.

Spero che questa sia l'unica ipotesi di interpretazione dello spot.

Al bar, stamattina, c'era qualcuno che in quelle parole coglieva la nascita di un nuovo astro nascente del cinema hard.

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