Il Bel Canto, Brutti Blog e Entrate in Metro a muso duro




Ci sono mattine in cui hai tra le mani un CO.CO.PRO, e nell'altra un cornetto appena scongelato e già sfornato. Pensi, e non a torto, che la crema sia ghiacciata. Niente ferie, niente malattia, niente di niente. Guardi il tuo cornetto: neanche la crema. Il mio barista di fiducia è un saggio, e vive di metafore. Le serve tra un mokaccino e un the al Ginseng, le serve fredde. Come la crema che non trovo. Il mio contratto è un cornetto; aspettavo la crema fredda, tra le clausole. E' tutto esattamente come il mio cornetto. Lo giro, lo rigiro, ma la crema non c'è.

Cornetto precario, com'è precaria la vita.

Guadagno, certo. Guadagno bene per avere 26 anni. Eppure sento che finirà presto.

E' impressionante come la società di oggi sia contraddistinta da una sola immagine: il tramonto.

Noi, che a 26 anni ed una laurea meritata avremmo dovuto identificarci con l'alba.

Ho finito il cornetto, vado a lavoro.
Il mio barista di fiducia è un saggio, communica.

Chissà se domani il cornetto lo troverò ancora vuoto.

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