Personali considerazioni su donne, mode e culi "pizzuti"


Le mode influenzano i gusti della società, ma non dovrebbero influire anche sui singoli individui che la compongono. Invece, tra nuovi trend hi-tech, il ritorno dei RayBan, la corsa alla ipoddizzazione a cui si sottopongono adolescenti di ogni dove, ecco spuntare anche le prime fashion victim della mod(a)ifica estetica più gettonata del 2008: in un turn-over annuale degno del miglior Lippi, via ipermagre (meglio che anoressiche, no?) stile tavola da surf Sundek, e dentro tettone e culone stile Beyoncè, Melita, e via discorrendo.
Le guardo, mi domando, e dico: è giusto e normale così, è giusto e normale che esistano prodotti estetici e indumenti volti a modellare in stile "ebony" le nostre italianotte che troppo spesso cedono ai voleri impartiti "one way".

Sintomo di una società maschilista, che anima le merci restylizzandole e ripensando i loro usi, fondendo sempre più l'oggetto con il corpo di chi lo usa (vedi l'Ipod shuffle, si corre il rischio di dimenticarselo addosso. Ancora, gli ultimi smartphone "touch": il senso del "touch" non riporta alla mente una connessione semantica di intimità con la pelle umana?).
Nello stesso tempo, per converso, si mercifica il corpo (quello femminile, of course).
Le donne come l'uomo le vuole. Ma non il contrario.
Mi si potrà obiettare che anche l'uomo segue la moda: ed è qui la presunzione dei miei virtuali interlocutori. L'uomo segue la moda, vestendosi di ciò che la moda offre, senza snaturare sé stesso. La donna, invece, è oggetto di moda. Si modella, la ripensano, muta (bel gioco di parole, per i più raffinati ;) ). Si trasforma perché "quest'anno va un casino col culo pizzuto e le tette grosse".


Ho visto donne sembrare scoliotiche.
Ne ho viste altre magre al punto da avere le costole fuori, ma con tettone strabordanti.
Mi guardo in giro, e fondamentalmente, correte il rischio (per uno sguardo superficiale) di sembrare tutte uguali, con la borsa finto Vuitton, la calzamaglia alla Bouchet, e un Ipod nelle orecchie.


Scimmiette.

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