Ho visto un Re: ah, beh, si, beh.


C’era un re che si era trovato di fronte a un dilemma irrisolvibile, emanando una legge per la quale ogni straniero che arrivava nel suo regno avrebbe dovuto dichiarare - sotto la minaccia della pena capitale - il vero motivo del suo viaggio. Ma non aveva previsto l’arrivo di un sofista che spiegò candidamente che era venuto per essere giustiziato in base a questa sua legge.
E secondo questa impostazione il re non può scegliere perché preso da un legame contraddittorio da cui non potrà mai riuscire a liberarsi: infatti non può condannare a morte il prigioniero perché questi ha detto la verità contemporaneamente non può salvarlo perché altrimenti andrebbe contro la sua propria legge, oltre che alla richiesta di quello. In conclusione, il re sarebbe costretto ad accettare nel suo regno uno straniero che o voleva tutt’altra cosa oppure, ancora più sottilmente, non cercava altro che dimostrare che il re non era più capace di governare e di far rispettare quelle leggi da lui stesso emanate.

Sembrerebbe, dunque, che da tale situazione il re non possa uscire in alcun modo...o no?
Come uscireste da questo doppio vincolo?

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